Un dente devitalizzato puo’ fare male per vari motivi.

Innanzitutto le devitalizzazioni anche ben fatte, come qualsiasi atto  in medicina, non hanno il 100 % di riuscita (anche se, con le tecniche attuali: diga, soluzioni irriganti “moderne” ecc  è vicino al  100 %).

La devitalizzazione comporta l’eliminazione del nervo e dei suoi residui ma il dente puo’ far male per motivi non connessi ad esso (cioè non dovuti al fallimento della devitalizzazione), ad esempio a seguito di fratture e microfratture (piu’ frequenti in denti sottoposti a terapia canalare)  oppure per motivi parodontali (infezione di tasche gengivali)  o per una combinazione di tutti i precedenti fattori (sebbene, fortunatamente, sia poco probabile).

Infine, in caso di fallimento della devitalizzazione, i prodotti della necrosi arriveranno fino al tessuto sottostante la radice creando ascessi o granulomi, il tessuto osseo nella zona del periostio e’ riccamente innervato e percio’ molto sensibile agli stimoli dolorosi ed e’ indipendente dall’innervazione del dente: ecco perche’ un dente devitalizzato puo’ fare ancora male.